Cloud repatriation
Cos’è il cloud repatriation?

Il cloud repatriation fa riferimento al processo di spostamento di applicazioni, dati e carichi di lavoro dai provider di cloud pubblico (come AWS, Azure o GCP) all’infrastruttura on-premise, ai cloud privati o ad altri ambienti di hosting alternativi. 

Questo cambiamento è spesso dovuto a fattori quali l'ottimizzazione dei costi, problemi di sicurezza dei dati, requisiti di compliance o la necessità di maggiore controllo su infrastruttura e dati.

Due ingegneri discutono del cloud repatriation.
  • Perché le aziende prendono in considerazione il cloud repatriation?
  • Quali sono i vantaggi del cloud repatriation?
  • Quali sono le problematiche e i rischi associati al cloud repatriation?
  • Quali sono le tappe fondamentali del processo di cloud repatriation?
  • Quali sono alcuni casi d'uso comuni per il cloud repatriation?
  • In che modo il cloud repatriation influisce sulla sicurezza e sulla compliance dei dati?
  • Quali sono le implicazioni in termini di costo del cloud repatriation in termini di costo?
  • In che modo le organizzazioni possono valutare se il cloud repatriation sia la soluzione giusta per loro?
  • Quali sono le implicazioni del cloud repatriation a lungo termine?
  • Che ruolo svolge l'infrastruttura di cloud ibrido nel cloud repatriation?
  • In che modo il cloud repatriation HPE può favorire l'innovazione e la crescita aziendale?
Perché le aziende prendono in considerazione il cloud repatriation?

Perché le aziende prendono in considerazione il cloud repatriation?

Gestione dei costi

  • Costi imprevedibili: le organizzazioni spesso migrano verso il cloud prevedendo di risparmiare, ma possono trovarsi ad affrontare spese impreviste, come variazioni nei modelli di utilizzo, addebiti per l'uscita dei dati e costi cumulativi dei servizi.
  • Controllo dei costi: il processo di repatriation dei carichi di lavoro dal cloud all'infrastruttura on-premise consente la prevedibilità dei costi e il controllo delle risorse. In questo modo, contribuisce a evitare di sforare il budget relativo ai servizi cloud e a ridurre i costi a lungo termine, soprattutto per le prestazioni delle applicazioni a uso intensivo di dati o sensibili alla latenza.
  • Prestazioni delle applicazioni: le prestazioni di alcune applicazioni risultano potenziate dall’hosting on-premise, in particolare se richiedono una bassa latenza o eseguono un numero elevato di operazioni di input/output al secondo (IOPS).
  • Sensibilità alla latenza: le applicazioni sensibili alla latenza, come l'elaborazione dei dati in tempo reale o le piattaforme di trading ad alta frequenza, potrebbero trarre vantaggio dalla vicinanza agli utenti finali o alle origini dati.

Sicurezza e compliance dei dati

  • Compliance con le normative: i settori fortemente regolamentati solitamente richiedono il rigoroso rispetto degli standard di compliance e residenza dei dati, che possono essere gestiti efficacemente con un'infrastruttura on-premise.
  • Sovranità dei dati: il mantenimento dei carichi di lavoro all’interno dell’organizzazione garantisce il controllo sui dati sensibili.

Controllo e personalizzazione

  • Controllo dell'infrastruttura: gli ambienti on-premise consentono maggiore controllo sulle configurazioni di hardware, software e rete, con impostazioni personalizzate dell’infrastruttura.
  • Esigenze di personalizzazione: i carichi di lavoro specializzati richiedono hardware o configurazioni di tipo specifico che gli ambienti di cloud pubblico non possono supportare facilmente.

Dipendenza da un fornitore

  • Evitare la dipendenza: affidarsi a un unico fornitore di servizi cloud comporta rischi quali variazioni dei prezzi, interruzioni del servizio e vincoli relativi alla tecnologia proprietaria.
  • Strategia multi-cloud: il cloud repatriation supporta un approccio più ampio che consente la distribuzione dei carichi di lavoro tra gli ambienti per mitigare i rischi legati alla dipendenza da un fornitore.

Trasferimento e integrazione dei dati

  • Costi di trasferimento dati: trasferire grandi volumi di dati da e verso il cloud può risultare costoso e complesso.
  • Problematiche di integrazione: la combinazione di carichi di lavoro basati su cloud con sistemi on-premise può aumentare la latenza e la complessità, rendendo il cloud repatriation una soluzione allettante.

Efficienza operativa

  • Ottimizzazione delle risorse: le organizzazioni dotate di una solida infrastruttura on-premise possono ottimizzare i costi e le prestazioni utilizzando le risorse esistenti, senza bisogno di mantenere ambienti cloud paralleli.
  • Competenze: la gestione on-premise sfrutta le competenze del team IT esistente, evitando la necessità di un’ampia riqualificazione per l’amministrazione dei sistemi cloud.
Quali sono i vantaggi del cloud repatriation?

Quali sono i vantaggi del cloud repatriation?

Vantaggi del cloud repatriation

Il cloud repatriation offre diversi vantaggi, in linea con le esigenze e le circostanze specifiche di ogni organizzazione.

Risparmi sui costi e prevedibilità

  • Costi operativi ridotti: il trasferimento dei carichi di lavoro on-premise può ridurre le spese legate ai servizi cloud, come quelle di trasferimento dati, storage e utilizzo variabile.

Prestazioni e latenza ottimizzate

  • Prestazioni delle applicazioni migliorate: gli ambienti on-premise possono offrire prestazioni superiori per le applicazioni che richiedono un elevato numero di operazioni di input/output al secondo (IOPS).
  • Latenza ridotta: la vicinanza agli utenti finali o ai sistemi critici può ridurre al minimo la latenza, fattore fondamentale per le applicazioni e l'elaborazione in tempo reale.

Maggiore controllo e personalizzazione

  • Controllo dell'infrastruttura: le configurazioni on-premise supportano il controllo granulare di hardware, software e reti, in linea con le esigenze operative specifiche dell’organizzazione.
  • Personalizzazione: le configurazioni e le soluzioni hardware specializzate, spesso poco pratiche nel cloud, diventano realizzabili ed economicamente vantaggiose.

Sicurezza e compliance migliorate

  • Sovranità dei dati: lo storage on-premise garantisce che i dati rimangano entro i limiti e il controllo dell'organizzazione, nel rispetto dei requisiti locali di sovranità.
  • Compliance con le normative: i settori fortemente regolamentati possono rispettare meglio i rigorosi obblighi in materia di gestione e storage dei dati.
  • Maggiore sicurezza: misure e policy di sicurezza personalizzate possono ridurre le violazioni e salvaguardare le informazioni sensibili.

Nessuna dipendenza da un fornitore

  • Indipendenza: ridurre la dipendenza da un singolo fornitore cloud attenua i rischi legati a variazioni di prezzo, interruzioni del servizio o condizioni restrittive.
  • Flessibilità: una strategia di cloud ibrido o multi-cloud consente la distribuzione dei carichi di lavoro, l'ottimizzazione dei costi e prestazioni superiori.

Efficienza operativa

  • Ottimizzazione delle risorse: l'utilizzo dell'infrastruttura on-premise esistente aumenta l'efficienza, soprattutto se le risorse attuali sono sottoutilizzate.
  • Competenze del personale: i team IT possono semplificare le operazioni senza ricorrere a un’ampia riqualificazione.

Trasferimento e integrazione dei dati

  • Riduzione dei costi di trasferimento dati: evitare frequenti trasferimenti di dati su larga scala da e verso il cloud può eliminare spese significative.
  • Integrazione semplificata: gli ambienti on-premise semplificano l'integrazione dei sistemi, riducendo la latenza e la complessità.

Allineamento strategico a lungo termine

- Allineamento con gli obiettivi aziendali: il cloud repatriation può fornire un ambiente migliore a supporto degli obiettivi strategici e dei traguardi aziendali a lungo termine.

- Scalabilità e crescita: le organizzazioni possono progettare ed espandere la propria infrastruttura per allinearla alle proiezioni di crescita futura, in modo da essere sempre preparate alle richieste in continua evoluzione.

Quali sono le problematiche e i rischi associati al cloud repatriation?

Quali sono le problematiche e i rischi associati al cloud repatriation?

Problematiche e rischi del cloud repatriation

Il cloud repatriation presenta numerosi vantaggi, ma anche potenziali rischi: deve quindi accompagnarsi a un'attenta preparazione e implementazione. Oltre alla semplice migrazione dei dati, il processo richiede un allineamento strategico con le esigenze e gli obiettivi aziendali. Ecco una panoramica dei rischi e problemi principali.

Complessità dei processi

  • Pianificazione dettagliata: il cloud repatriation richiede la valutazione della configurazione del cloud, l'analisi delle interdipendenze tra applicazioni e dati e la definizione di un piano di migrazione ben strutturato per ridurre al minimo le interruzioni.
  • Migrazione dei dati: per prevenire la perdita e il danneggiamento dei dati durante il trasferimento, è necessario garantirne integrità, coerenza e sicurezza.

Riconfigurazione delle applicazioni

  • Requisiti di riprogettazione: i programmi ottimizzati per il cloud potrebbero richiedere una personalizzazione dispendiosa a livello di tempo e risorse.
  • Problemi di compatibilità: alcune applicazioni cloud native utilizzano servizi cloud specifici che possono differire dagli equivalenti on-premise.

Cambiamenti della rete

  • Aggiornamenti dell'infrastruttura: per supportare i carichi di lavoro on-premise, il cloud repatriation comporta in genere modifiche all'architettura di rete, inclusi gli standard di connessione e sicurezza.
  • Problemi di prestazioni: per preservare la qualità del servizio, le modifiche alla rete non devono ridurre le prestazioni delle applicazioni o aggiungere latenza.

Analisi costi/benefici

  • Valutazione completa: le organizzazioni devono operare un confronto tra il nuovi hardware, software e downtime con i risparmi e i vantaggi in termini di prestazioni.
  • Fattibilità a lungo termine: per realizzarne i benefici, il cloud repatriation deve essere allineato agli obiettivi strategici e alla futura scalabilità.

Allocazione delle risorse

  • Competenze: per gestire la tecnologia on-premise, il team IT potrebbe richiedere formazione o nuove assunzioni, con un conseguente aumento delle spese.
  • Tempo e attenzione: i team IT devono dedicare tempo e impegno alla migrazione, da sottrarre ad altri obiettivi.

Sicurezza e compliance

  • Compliance: la migrazione deve rispettare le norme locali sulla protezione dei dati e quelle del settore, un aspetto che può risultare complesso.
  • Sicurezza avanzata: per prevenire violazioni e preservare l'integrità dei dati è necessario proteggerli durante e dopo il trasferimento.

Interruzione delle operazioni

  • Riduzione del downtime: se non pianificata correttamente, la migrazione può interrompere le operazioni e la produzione. La continuità operativa richiede un'attenta pianificazione e il contenimento dei rischi.
  • Coordinamento degli stakeholder: una comunicazione chiara con gli stakeholder chiarisce le aspettative e riduce la resistenza al cambiamento.

Gestione dei cambiamenti

  • Revisione dei processi: per il cloud repatriation sono necessari metodi efficaci di change management, che possono comportare modifiche ai flussi di lavoro, alle procedure e alle responsabilità del personale.
  • Coinvolgimento dei dipendenti: una comunicazione chiara, la formazione e il supporto sono essenziali per ottenere il sostegno di stakeholder e dipendenti, così come per una transizione di successo.

Conclusioni

Il cloud repatriation comporta complessità aziendali a livello di pianificazione, riconfigurazione delle applicazioni, aggiornamenti di rete, analisi costi-benefici, risorse, sicurezza, interruzioni operative e change management. Il suo successo richiede una valutazione approfondita delle esigenze, l’allineamento strategico degli obiettivi e consulenza professionale. Affrontare proattivamente queste difficoltà consente alle organizzazioni di gestire il processo di repatriation nel rispetto degli obiettivi a lungo termine e delle esigenze operative.

Quali sono le tappe fondamentali del processo di cloud repatriation?

Quali sono le tappe fondamentali del processo di cloud repatriation?

Le tappe fondamentali del cloud repatriation

  • Determinazione dei fattori trainanti e degli obiettivi del repatriation

Individuare i motivi principali del repatriation. Questi includono l'aumento delle spese del cloud, le problematiche prestazionali, la compliance con le normative e i problemi di sicurezza. Definire questi fattori trainanti per determinare gli obiettivi del processo, tra cui la riduzione dei costi del cloud, il potenziamento della gestione dei dati o il miglioramento delle prestazioni delle applicazioni sensibili alla latenza. Questa definizione del benchmark garantisce l'allineamento con la strategia IT a lungo termine dell'azienda.

  • Valutazione dell'utilizzo del cloud

Valutazione attenta dei carichi di lavoro cloud. Questo impone l’individuazione di tutti i carichi di lavoro di questo tipo, l’analisi delle dipendenze e la misurazione delle prestazioni. Esaminare attentamente le ripartizioni dei costi per identificare quelli imprevisti, come spese di uscita eccessive o risorse inutilizzate. Controllare la latenza, la scalabilità e l'affidabilità dei carichi di lavoro. Questo esame chiarisce i carichi di lavoro trasferibili e le modifiche necessarie.

  • Valutazione dell'infrastruttura locale

Valutazione dell'ambiente on-premise per la preparazione al repatriation. Per gestire i carichi di lavoro che torneranno in loco, considerare i dispositivi di elaborazione, storage e rete. Utilizzare la pianificazione della capacità per determinare i miglioramenti e le espansioni. Verificare il panorama della sicurezza con le policy, i framework di compliance e le procedure in grado di gestire i dati riportati in sede. Per garantire bassa latenza ed elevata disponibilità per le applicazioni importanti, valutare la capacità e la connessione della rete.

  • Preparazione di un piano di repatriation completo

Sviluppo di un piano di repatriation completo. Le priorità dei carichi di lavoro dovrebbero essere determinate dalla complessità, dalla criticità aziendale e dalle prestazioni. Convalidare le prestazioni dei carichi di lavoro on-premise mediante valutazione e test. Pianificare le interruzioni del servizio e i problemi di compatibilità. Per semplificare il processo, assegnare il personale IT, l’hardware e i tool di migrazione.

  • Implementazione della migrazione

Per ridurre rischi e interruzioni, la migrazione dovrebbe avvenire in più fasi. La migrazione dei dati dovrebbe iniziare con tecnologie sicure e affidabili per preservare l'integrità. Adattare le applicazioni all'allocazione delle risorse e alle variazioni dell’architettura nell'infrastruttura on-premise. Ottimizzare la rete per il traffico elevato e la disponibilità. Il mantenimento della continuità operativa durante il trasferimento richiede il bilanciamento del carico e il failover.

  • Monitoraggio e ottimizzazione

Installare potenti tool di monitoraggio per tenere traccia delle prestazioni, dell'utilizzo delle risorse e della sicurezza dopo la migrazione. Il monitoraggio in tempo reale del nuovo ambiente contribuisce all’individuazione e alla risoluzione dei problemi. Ridimensionare le macchine virtuali e modificare le impostazioni di storage e rete per ottimizzare i carichi di lavoro. I risparmi del cloud repatriation si ottengono tramite analisi periodiche dei costi. Il monitoraggio fornisce dati cruciali per i futuri miglioramenti.

  • Messa a punto dell’ambiente

Apportare modifiche incrementali all'infrastruttura in seguito al cloud repatriation per soddisfare le mutevoli esigenze aziendali. Chiedere al personale IT e agli utenti finali quali siano i punti critici e i miglioramenti. Aggiornare regolarmente la sicurezza per prevenire nuove minacce e garantire la compliance. La continua messa a punto mantiene l'infrastruttura on-premise efficiente e offre vantaggi a lungo termine che supportano gli obiettivi aziendali.

Questa metodologia organizzata crea un cloud repatriation efficace, con poche interruzioni e il massimo allineamento aziendale. Per superare gli ostacoli e ottenere i vantaggi del ripristino dei carichi di lavoro on-premise, ogni fase è fondamentale.

Quali sono alcuni casi d'uso comuni per il cloud repatriation?

Quali sono alcuni casi d'uso comuni per il cloud repatriation?

Casi di utilizzo comuni del cloud repatriation

Il cloud repatriation consente alle aziende di ottimizzare costi, prestazioni, sicurezza, compliance e gestione IT. I casi d'uso più comuni del cloud repatriation sono i seguenti.

  • Ottimizzazione dei costi

Riduzione degli elevati costi di storage: lo spostamento dei dati sull’infrastruttura on-premise può portare a risparmi sui costi di storage per le grandi organizzazioni. Le spese di cloud storage, tra cui i costi di accesso e di uscita, aumentano rapidamente con enormi volumi di dati.

Ad esempio, un'azienda che si occupa di contenuti multimediali con grandi archivi video potrebbe spostare i dati su soluzioni on-premise per migliorare la gestione dei costi, l'accessibilità e le prestazioni.

Prestazioni più elevate

Riduzione della latenza: le applicazioni on-premise con bassa latenza ed elevata reattività funzionano meglio.

Ad esempio, un'azienda di servizi finanziari potrebbe portare on-premise le sue applicazioni di trading ad alta frequenza per ottimizzare le prestazioni e ridurre i ritardi dovuti alla trasmissione dei dati.

Sicurezza e compliance migliorate

Requisiti normativi: le organizzazioni che operano in settori altamente regolamentati potrebbero eseguire l’hosting dei dati sensibili on-premise per soddisfare le norme sulla sovranità e sulla privacy.

Ad esempio, un fornitore di servizi sanitari conforme al regolamento HIPAA può effettuare il cloud repatriation dei dati dei pazienti per maggiore sicurezza e compliance.

Controllo dell'ambiente IT

Riduzione della dipendenza da un fornitore: il cloud repatriation dei carichi di lavoro può aiutare le organizzazioni a riprendere il controllo, evitare la dipendenza da un fornitore e ottenere costi prevedibili.

Ad esempio, un'azienda tecnologica potrebbe trasferire le strutture di sviluppo e test per ridurre le spese e il Software Development Lifecycle.

Piani di cloud ibrido

Scelta del carico di lavoro: per bilanciare prestazioni, costi contenuti e sicurezza, molte aziende utilizzano i cloud pubblici per alcuni carichi di lavoro e l’infrastruttura on-premise per altri.

Ecco un esempio.

Scenario: un'azienda in crescita nel settore retail ha trasferito le applicazioni e lo storage sul cloud. Tuttavia, il sistema è diventato insostenibili a causa di fattori come l’aumento dei costi imprevisti, le difficoltà di latenza e le nuove restrizioni alla sovranità dei dati.

Soluzione: l'azienda ha adottato il cloud ibrido. Ha mantenuto le applicazioni rivolte ai clienti nel cloud per garantire scalabilità e velocità, spostando però i dati sensibili sull’infrastruttura on-premise per motivi di compliance. La colocation ha incrementato quindi la flessibilità.

Conclusioni

Con il cloud repatriation è possibile gestire i costi, ottimizzare le prestazioni, migliorare la sicurezza e incrementare l'autonomia dell’IT. Le aziende possono collegare il loro ambiente IT agli obiettivi aziendali valutando le richieste dei carichi di lavoro e gli obiettivi strategici per trovare la migliore combinazione di cloud e infrastruttura on-premise.

In che modo il cloud repatriation influisce sulla sicurezza e sulla compliance dei dati?

In che modo il cloud repatriation influisce sulla sicurezza e sulla compliance dei dati?

Migliorare la sicurezza e la compliance dei dati tramite il cloud repatriation

Il cloud repatriation offre alle organizzazioni l'opportunità di rafforzare la sicurezza e la compliance dei dati, consentendo un maggiore controllo su di essi e sull’infrastruttura. Ecco un'analisi più approfondita delle implicazioni per la protezione dei dati e il rispetto delle normative.

Problematiche relative alla sicurezza del cloud pubblico

Gli ambienti di cloud pubblico spesso presentano ostacoli significativi al mantenimento di una sicurezza coerente ed efficace.

  • Pratiche di sicurezza incoerenti: l'uso di tool proprietari per vari provider cloud può causare la frammentazione delle misure di sicurezza, ostacolando l'applicazione di policy uniformi.
  • Visibilità limitata: le organizzazioni potrebbero non disporre di informazioni complete sui dati e sull’infrastruttura cloud, il che ostacola la capacità di monitorare e gestire la sicurezza in modo efficace.
  • Difficoltà nell'applicazione delle policy: gli ambienti cloud dispersi possono complicare l'applicazione di policy di sicurezza coerenti, causando potenziali lacune nella protezione.
  • Problemi di gestione centralizzata: la gestione centralizzata della sicurezza diventa difficile quando ci si affida a più fornitori e tool, con una conseguente frammentazione della protezione.

Vantaggi del cloud repatriation per la sicurezza e la compliance

Spostando nuovamente i dati e i carichi di lavoro negli ambienti on-premise, le organizzazioni possono affrontare queste problematiche e ottenere una serie di grandi vantaggi.

  • Maggiore controllo: l'hosting on-premise offre una supervisione diretta dei dati, dell'infrastruttura e delle misure di sicurezza, consentendo l'implementazione di prassi coerenti in questo campo.
  • Gestione granulare: il livello di controllo dettagliato garantisce che tutti i componenti dell’ambiente IT siano allineati con le policy di sicurezza interne.
  • Policy personalizzate: le organizzazioni possono progettare e implementare policy di sicurezza specifiche per le loro esigenze e i loro requisiti normativi, migliorando la precisione delle misure di protezione.
  • Adattabilità: gli ambienti on-premise consentono un rapido adattamento alle mutevoli minacce alla sicurezza e alle esigenze di compliance, garantendo una gestione proattiva dei rischi.
  • Controlli avanzati: il cloud repatriation consente la distribuzione di tool di sicurezza avanzati, quali firewall, sistemi di rilevamento delle intrusioni e crittografia, su misura per l'ambiente aziendale specifico.
  • Audit periodici: tramite audit di sicurezza frequenti e approfonditi è possibile affrontare le vulnerabilità e garantire difese sempre solide e aggiornate.
  • Residenza dei dati: conservare i dati on-premise semplifica il rispetto delle normative sulla posizione garantendo che rimangano all’interno dei confini geografici imposti.
  • Normative di settore: le organizzazioni possono soddisfare in modo più efficace gli standard normativi, come GDPR, HIPAA e FINRA, implementando i controlli e i processi necessari.
  • Generazione di report semplificata: i livelli superiori di controllo e visibilità semplificano la generazione di report e documentazione sulla compliance, agevolando il rispetto delle normative.

Conclusioni

Il cloud repatriation consente alle organizzazioni di superare i limiti della sicurezza del cloud pubblico offrendo un maggiore controllo sui dati e sull’infrastruttura. Questo consente:

  • supervisione diretta,
  • misure di sicurezza personalizzate,
  • una strategia di sicurezza solida e
  • maggiore compliance con i requisiti normativi e di residenza.

Affrontando le problematiche degli ambienti di cloud pubblico, le organizzazioni possono adottare un approccio più coerente, sicuro ed efficace per proteggere i propri dati e soddisfare i requisiti normativi.

Quali sono le implicazioni in termini di costo del cloud repatriation in termini di costo?

Quali sono le implicazioni del cloud repatriation in termini di costi?

Implicazioni del cloud repatriation in termini di costi

Il cloud repatriation offre vantaggi e svantaggi finanziari. È necessario comprendere queste implicazioni per decidere se spostare nuovamente i carichi di lavoro on-premise o nei cloud privati.

  • Investimento iniziale: sono necessari cambiamenti hardware, software e di infrastruttura. Per gestire l'ambiente dopo il cloud repatriation, le aziende devono assumere o riqualificare i professionisti IT. Le spese una tantum potrebbero essere superate dai risparmi a lungo termine.
  • Costi operativi: le spese per elettricità, raffreddamento e manutenzione sono più prevedibili, semplificando il calcolo del budget rispetto al cloud pubblico. Il corretto dimensionamento dell'infrastruttura evita l’overprovisioning e ottimizza il consumo di risorse, con conseguente risparmio di denaro.
  • Risparmi sui costi del cloud: il cloud repatriation elimina i costi di elaborazione, storage e transito dei dati, nonché quelli nascosti per le risorse inutilizzate nel cloud pubblico. Dropbox ha dimostrato che lo spostamento dei carichi di lavoro on-premise ha un effetto positivo sui profitti. Un ulteriore risparmio può essere ottenuto evitando i costi di dipendenza da un fornitore e aumentando al massimo l'uso delle risorse locali.
  • Efficienza e prestazioni migliorate: i miglioramenti delle prestazioni mediante la riduzione della latenza e l'infrastruttura personalizzata riducono le inefficienze e i costi dovuti ai downtime. Ad esempio, un'elaborazione più rapida dei carichi di lavoro importanti può eliminare i ritardi operativi e semplificare le attività aziendali.
  • Investimenti in compliance e sicurezza: è possibile rispettare gli standard legali e di sicurezza, evitare violazioni dei dati, sanzioni e danni alla reputazione in modo più efficace con l’hosting dei dati sensibili on-premise.
  • Cloud ibrido per l'ottimizzazione dei costi: una soluzione di cloud ibrido consente alle aziende di mantenere determinati carichi di lavoro nel cloud pubblico e di riportarne altri on-premise per ridurre le spese. Questo equilibrio ottimizza le prestazioni e i budget senza abbandonare i servizi cloud.
  • Costi nascosti relativi a contratti e spese di uscita: i contratti cloud devono essere rivisti prima del repatriation. Per i trasferimenti di grandi quantità di dati, molti provider cloud applicano sanzioni, periodi di preavviso e costi di uscita elevati. Per ridurre al minimo le sorprese, le organizzazioni dovrebbero pianificare i "costi di uscita" nei loro budget.

Questi aspetti devono essere gestiti allo scopo di massimizzare i vantaggi finanziari del cloud repatriation e ridurre gli ostacoli, garantendo che il trasferimento soddisfi gli obiettivi di costi e prestazioni a lungo termine.

In che modo le organizzazioni possono valutare se il cloud repatriation sia la soluzione giusta per loro?

In che modo le organizzazioni possono valutare se il cloud repatriation sia la soluzione giusta per loro?

Pianificazione strategica per il cloud repatriation: considerazioni chiave

Proprio come la migrazione al cloud richiede una pianificazione meticolosa, il cloud repatriation richiede una strategia attenta e l'allineamento con gli obiettivi dell’organizzazione. La decisione di rimanere nel cloud pubblico o di trasferire i carichi di lavoro deve riflettere gli obiettivi aziendali e le esigenze operative. Ecco tre domande essenziali per guidare questo processo.

Cosa dovrebbe essere spostato dal cloud e perché?

Per stabilire se il cloud repatriation sia la mossa giusta, è fondamentale comprendere quali carichi di lavoro o dati trasferire, nonché le ragioni alla base di questa scelta.

  • Individuare i fattori chiave: la decisione è motivata dall'aumento dei costi, da problemi di compliance, da dubbi sulle prestazioni o da condizioni insoddisfacenti dei fornitori? Definendo chiaramente queste motivazioni sarà anche possibile elaborare una strategia efficace per l’infrastruttura futura.
  • Valutare i carichi di lavoro: quali dati e applicazioni siano più adatti per gli ambienti on-premise o di cloud privato. Questa valutazione informa la selezione del fornitore, la creazione di SLA e la mappatura dell'infrastruttura prima di avviare il processo di repatriation.
  • Allineamento strategico: verificare che i carichi di lavoro da trasferire siano in linea con gli obiettivi a lungo termine e le priorità strategiche dell’organizzazione.

Come mantenere la coerenza dell'infrastruttura durante e dopo la migrazione?

La coerenza dell’infrastruttura è fondamentale per garantire una transizione agevole e mantenere l'efficienza operativa.

  • Policy-as-Code (PAC): PAC consente di applicare policy di sicurezza e regole di governance a livello di programmazione, riducendo errori di configurazione e vulnerabilità.
  • Infrastructure-as-Code (IAC): IAC permette di definire e replicare l'infrastruttura tramite codice, semplificando il processo di ricostruzione degli ambienti e mantenendo la coerenza.
  • Gestione coerente: sviluppare un piano completo per gestire le configurazioni e mantenere l'allineamento con gli stati desiderati durante la migrazione e oltre.

Come impedire il ripetersi delle problematiche precedenti?

Per risultare efficace, il nuovo ambiente deve affrontare i problemi che hanno portato al cloud repatriation.

  • Gestione automatizzata della configurazione: implementare tool per ottenere automaticamente la coerenza e la compliance, correggendo le deviazioni man mano che si presentano.
  • Applicazione dello stato desiderato: utilizzare PAC per garantire l'aderenza alle policy e alle configurazioni predefinite, prevenendo deviazioni della configurazione e rafforzando la sicurezza.
  • Miglioramento continuo: stabilire un processo di monitoraggio continuo, aggiornamenti delle policy e miglioramenti delle infrastrutture per rispodere alle esigenze e alle problematiche in costante mutamento.

Conclusioni

Affrontando queste domande critiche, vale a dire cosa riportare on-premise e perché, come garantire la coerenza e in che modo evitare i problemi passati, le organizzazioni possono sviluppare un piano completo per il cloud repatriation. Questo piano dovrebbe essere in linea con gli obiettivi aziendali a lungo termine, allo scopo di conseguire livelli superiori di controllo, sicurezza ed efficienza nell'ambiente IT. Con un allineamento strategico e una preparazione approfondita, il cloud repatriation può ottimizzare l'infrastruttura, migliorare la resilienza operativa e supportare le mutevoli esigenze dell’organizzazione.

Quali sono le implicazioni del cloud repatriation a lungo termine?

Quali sono le implicazioni del cloud repatriation a lungo termine?

Effetti a lungo termine del cloud repatriation

Il cloud repatriation può modificare in modo permanente la strategia IT, l'infrastruttura e le operazioni dell’organizzazione. Oltre alla migrazione, influisce anche sul modo in cui l'IT si adatta alle esigenze aziendali e agli sviluppi del settore.

  • Impatto sulla strategia IT

Il cloud repatriation rientra nell'implementazione di una strategia di cloud ibrido che combina cloud pubblici e privati per garantire flessibilità. Le organizzazioni acquisiscono il controllo sull'infrastruttura e sulla gestione dei dati, eliminando la dipendenza da terze parti. Le aziende possono investire in progetti digitali come analisi avanzate, AI e customer experience senza i rischi e i limiti individuati nei loro servizi di cloud pubblico.

  • Evoluzione dell'infrastruttura IT

Il cloud repatriation consente alle aziende di personalizzare la propria infrastruttura in base a carichi di lavoro specifici, per ottenere le migliori prestazioni e il massimo contenimento dei costi. Le realtà che investono in configurazioni on-premise o di cloud privato flessibili e adattabili danno priorità alla predisposizione per il futuro. L'allineamento strategico dell’infrastruttura supporta le esigenze operative e la crescita a lungo termine.

  • Trasformazione delle operazioni IT

Per gestire un ambiente ibrido o oggetto di repatriation è necessaria un'attenta valutazione. Potrebbe essere necessario insegnare al personale come gestire le tecnologie di cloud privato, gli standard di sicurezza e la compliance. Le organizzazioni possono semplificare le attività ripetitive, abilitare il monitoraggio continuo ed eliminare gli errori manuali attraverso soluzioni di automazione e orchestrazione. Questi tool migliorano l'agilità e la reattività dell'IT, garantendo scalabilità e resilienza ottimali.

  • Priorità alla sostenibilità e alla compliance

Poiché le aziende controllano il consumo di energia e la gestione del ciclo di vita dei dispositivi nei sistemi on-premise, il cloud repatriation consente di integrare le prassi di sostenibilità IT. Le regole sulla posizione dei dati semplificano la compliance con le normative e riducono i pericoli del cloud storage pubblico in molte giurisdizioni.

Affrontare strategicamente queste implicazioni a lungo termine può contribuire a raggiungere l'eccellenza operativa, integrare l'IT con gli obiettivi aziendali e creare resilienza e innovazione in un ecosistema digitale in continua evoluzione.

Che ruolo svolge l'infrastruttura di cloud ibrido nel cloud repatriation?

Che ruolo svolge l'infrastruttura di cloud ibrido nel cloud repatriation?

Il ruolo dell'infrastruttura di cloud ibrido nel cloud repatriation

 Combinando i punti di forza delle soluzioni on-premise e di cloud pubblico, l'infrastruttura di cloud ibrido consente alle organizzazioni di ottimizzare efficacemente i propri ambienti IT. Ecco una panoramica dei vantaggi e dell'importanza strategica dell'infrastruttura di cloud ibrido nel cloud repatriation.

Ottimizzazione del posizionamento dei carichi di lavoro

Allocazione strategica: il cloud ibrido consente ai dati sensibili e alle applicazioni mission-critical di rimanere on-premise, garantendo livelli superiori di sicurezza e controllo. Allo stesso tempo, sfrutta la scalabilità e la flessibilità dei servizi di cloud pubblico per i carichi di lavoro meno critici.

Approccio equilibrato: questo posizionamento strategico si traduce in prestazioni ottimali, efficienza dei costi e sicurezza tramite l’hosting di ogni carico di lavoro nell'ambiente più adatto.

Garanzia di un'integrazione ottimale

Sincronizzazione dei dati: il cloud ibrido agevola la sincronizzazione efficace dei dati tra ambienti on-premise e di cloud pubblico, garantendo accessibilità e aggiornamenti in tempo reale su tutte le piattaforme.

Interoperabilità: progettate per un'integrazione perfetta, le soluzioni di cloud ibrido consentono alle applicazioni e ai servizi di funzionare in modo coerente in ambienti eterogenei, mantendendo le operazioni IT efficienti.

Ottimizzazione dei costi

Ottimizzazione dei costi: allineando i carichi di lavoro agli ambienti più economicamente vantaggiosi, le organizzazioni riescono a ottimizzare le spese IT complessive. I carichi di lavoro ad alta scalabilità possono utilizzare il cloud pubblico, mentre altri traggono vantaggio dall'infrastruttura on-premise.

Evitare la dipendenza da un fornitore: il cloud ibrido riduce la dipendenza da un singolo fornitore, riducendone i rischi e aumentando la flessibilità e il potere negoziale.

Livelli superiori di prestazioni e affidabilità

Applicazioni a bassa latenza: il cloud ibrido supporta la distribuzione delle applicazioni a bassa latenza all’edge, più vicino agli utenti finali, gestendo al contempo in modo sicuro i dati sensibili on-premise, ottimizzando le prestazioni e l'affidabilità delle applicazioni.

Resilienza: la distribuzione dei carichi di lavoro su più ambienti aumenta l'affidabilità dei servizi IT e garantisce una disponibilità continua.

Rafforzare la sicurezza e la compliance

Approccio alla sicurezza a più livelli: il cloud ibrido consente alle organizzazioni di implementare misure di sicurezza personalizzate per ciascun ambiente. I dati sensibili possono essere protetti on-premise con controlli rigorosi, mentre i servizi di cloud pubblico beneficiano di funzionalità di sicurezza a livello di provider.

Compliance normativa: archiviando i dati sensibili on-premise, il cloud ibrido semplifica il rispetto delle leggi locali sulla protezione dei dati e delle normative specifiche del settore, garantendo la sovranità.

Conclusioni

È fondamentale considerare l’infrastruttura di cloud ibrido nel cloud repatriation, poiché offre un approccio strutturato alla gestione delle risorse IT. Grazie alla sua capacità di ottimizzare il posizionamento dei carichi di lavoro, assicurare un'integrazione perfetta, ridurre i costi, migliorare le prestazioni e rafforzare la sicurezza e la compliance, il cloud ibrido consente alle organizzazioni di allineare le strategie IT con gli obiettivi aziendali a lungo termine. Questo approccio equilibrato incrementa l'efficienza, contiene i costi e potenzia la sicurezza complessiva, per una strategia di cloud repatriation di successo.

In che modo il cloud repatriation HPE può favorire l'innovazione e la crescita aziendale?

In che modo il cloud repatriation HPE può favorire l'innovazione e la crescita aziendale?

Promuovere la crescita e l'innovazione con le soluzioni di cloud ibrido HPE

Le soluzioni di cloud ibrido HPE, in particolare tramite il cloud HPE GreenLake, consentono di innovare e crescere supportando il processo strategico di cloud repatriation. HPE stimola la crescita aziendale e promuove l'innovazione in vari modi.

Gestione flessibile e ottimizzata dei carichi di lavoro con la flessibilità del cloud HPE GreenLake: HPE GreenLake consente una gestione efficiente dei carichi di lavoro negli ambienti on-premise, di cloud privato e di cloud pubblico. Questa flessibilità ottimizza i costi e consente un utilizzo efficiente delle risorse.

Efficienza dei costi: con il modello di consumo paragonabile al cloud le organizzazioni pagano solo le risorse utilizzate, eliminando l'overprovisioning e riducendo le spese inutili.

Ottimizzazione del controllo e della sicurezza dei dati

Sicurezza avanzata: il cloud repatriation dei dati negli ambienti on-premise o di cloud privato tramite HPE ne ottimizza la sicurezza e la compliance. Attraverso le misure avanzate, HPE contribuisce a proteggere i dati sensibili dalle violazioni.

Compliance normativa: mantenendo i dati in ambienti controllati, le organizzazioni possono soddisfare i requisiti normativi e rispettare le leggi sulla sovranità dei dati, promuovendo fiducia e compliance.

Ottimizzazione delle prestazioni

Posizionamento ottimale dei carichi di lavoro: le soluzioni di cloud ibrido HPE posizionano strategicamente i carichi di lavoro per migliorare le prestazioni e ridurre la latenza, caratteristiche essenziali per applicazioni impegnative come l'analisi in tempo reale o il trading ad alta frequenza.

Infrastruttura ad alte prestazioni: HPE GreenLake offre un ambiente robusto che supporta le applicazioni ad alte prestazioni, garantendo quindi alle organizzazioni il raggiungimento dei propri obiettivi prestazionali.

Scalabilità e flessibilità

Adattabilità al cambiamento: l'infrastruttura di cloud ibrido scalabile di HPE consente alle aziende di rispondere rapidamente ai mutamenti delle esigenze e delle richieste del mercato.

Soluzioni predisposte per il futuro: mettendo al centro la scalabilità, HPE GreenLake garantisce che le funzionalità IT crescano parallelamente alle esigenze aziendali, riducendo al minimo le interruzioni.

Accelerazione dell'innovazione attraverso la modernizzazione IT

Modernizzazione dell'infrastruttura: HPE integra tecnologie all'avanguardia come l'intelligenza artificiale (AI), il machine learning e l'edge computing per modernizzare gli ambienti IT e favorire la trasformazione digitale.

Trasformazione digitale più rapida: HPE GreenLake, insieme al supporto degli esperti, accelera la distribuzione delle applicazioni e la modernizzazione dell'infrastruttura, promuovendo l'innovazione.

Aumento delle prestazioni e dell’affidabilità

Assegnazione efficiente delle risorse: con il modello basato sul consumo del cloud HPE GreenLake le risorse vengono allocate in modo efficace, ottimizzando le prestazioni e l’affidabilità.

Supporto di AI e bassa latenza: l'infrastruttura ad alte prestazioni di HPE è ideale per le applicazioni AI e le operazioni a bassa latenza, per una funzionalità impeccabile.

Rispetto dei requisiti di sicurezza e compliance

Funzionalità di sicurezza complete: HPE GreenLake include misure di sicurezza multilivello per proteggere i dati e le applicazioni nel rispetto degli standard di settore.

Protezione avanzata: combinando tool avanzati e sicurezza a più livelli, HPE dà vita a un ambiente IT sicuro e conforme.

Conclusioni

Le soluzioni cloud, cloud ibrido e di altro tipo di HPE GreenLake forniscono alle organizzazioni i tool per semplificare il cloud repatriation, stimolando al contempo la crescita e l’innovazione. Concentrandosi su flessibilità, maggiore sicurezza, ottimizzazione delle prestazioni, scalabilità e modernizzazione, le soluzioni HPE allineano l'infrastruttura IT agli obiettivi aziendali. Sfruttando queste funzionalità, le organizzazioni possono ottenere una riduzione dei costi, maggiore efficienza e una trasformazione digitale accelerata, gettando le basi per il successo e l'innovazione a lungo termine.

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