Integrazione nel cloud
Cos'è l'integrazione nel cloud?

L'integrazione nel cloud collega applicazioni di servizi di cloud ibrido pubblico e privato e di dati per un funzionamento ottimale. Consente alle soluzioni software on-premise, cloud e di altro tipo di condividere dati e operazioni. Facilitando la comunicazione e la condivisione multipiattaforma, l'integrazione nel cloud migliora i processi, l'accessibilità dei dati e la collaborazione. Utilizza API, middleware e tool di integrazione per accelerare le operazioni e garantire il flusso di dati tra gli ambienti cloud.

Specialisti dell'integrazione nel cloud che parlano delle opportunità di integrazione.
  • Quali sono i tipi di integrazione nel cloud?
  • Quali sono i vantaggi dell’integrazione nel cloud?
  • Quali sono gli elementi dell'integrazione nel cloud?
  • Quali sono i casi d'uso dell'integrazione nel cloud?
  • Quali sono le problematiche dell'integrazione nel cloud?
  • Quali sono le best practice per l'integrazione nel cloud?
  • Quali sono le soluzioni di integrazione nel cloud HPE?
Quali sono i tipi di integrazione nel cloud?

Quali sono i tipi di integrazione nel cloud?

I tre principali tipi di integrazione nel cloud:

  • integrazione delle applicazioni: per un funzionamento ottimale, è necessario che le diverse applicazioni basate su cloud e on-premise siano collegate. L'obiettivo è semplificare i dati e le operazioni tra il cloud e le applicazioni locali. I sistemi CRM sono spesso integrati con le piattaforme di marketing o di vendita. L'integrazione dei CRM con le piattaforme di marketing o di vendita è comune;
  • integrazione dei dati: il collegamento di database, cloud storage e data warehouse consente l'accesso, la condivisione e l'utilizzo dei dati tra i sistemi. Questo garantisce dati coerenti, accurati e aggiornati in tutte le applicazioni, migliorando l'analisi dei dati e il processo decisionale;
  • integrazione dei processi: l'integrazione dei processi collega i processi aziendali tra applicazioni, sistemi e ambienti diversi per automatizzare i flussi di lavoro e semplificare le operazioni. Semplifica i processi, le approvazioni e le operazioni per aumentare la produttività e ridurre il lavoro manuale. Le operazioni interfunzionali efficaci, come l'evasione degli ordini e le transazioni finanziarie, richiedono l'integrazione dei processi.

Ogni tipo di integrazione è essenziale per migliorare le configurazioni cloud e garantire che sistemi, dati e processi operino in sinergia.

Quali sono i vantaggi dell’integrazione nel cloud?

Quali sono i vantaggi dell’integrazione nel cloud?

I vantaggi dell'integrazione nel cloud sono i seguenti:

  • scalabilità: l'integrazione nel cloud consente alle aziende di aumentare o diminuire le risorse in base alla domanda, facilitando la gestione dei carichi di lavoro. Questa flessibilità semplifica l'estensione delle operazioni o il servizio a più utenti senza dover apportare modifiche importanti all'infrastruttura o incrementare notevolmente le spese, migliorando la capacità di risposta alla crescita;
  • flessibilità: l'integrazione nel cloud consente alle aziende di collegare e gestire diversi sistemi, applicazioni e origini dei dati, oltre ad adottare nuovi tool e tecnologie. Con questa flessibilità le imprese possono reagire rapidamente alle mutevoli esigenze aziendali e abbinare facilmente cloud pubblici, privati e ibridi;
  • sicurezza: le soluzioni di integrazione nel cloud includono spesso la crittografia dei dati, le restrizioni di accesso e la gestione della compliance per proteggere i dati durante il trasferimento. Le piattaforme di integrazione spesso eseguono l'upgrade a fronte di nuovi rischi per la sicurezza allo scopo di proteggere i dati in tutti gli ambienti;
  • dati in tempo reale: la connettività cloud consente alle applicazioni e ai sistemi di condividere i dati in tempo reale, fornendo ai consumatori le informazioni più aggiornate. L'accesso in tempo reale migliora la collaborazione, le decisioni e i processi data-driven.

Utilizzando un'infrastruttura IT più unificata e reattiva, le aziende possono semplificare i processi, ridurre i costi e aumentare l'efficienza.

Quali sono gli elementi dell'integrazione nel cloud?

Quali sono gli elementi dell'integrazione nel cloud?

I componenti dell’integrazione nel cloud sono i seguenti:

  • IPaaS: l’iPaaS (Integration Platform as a Service) collega applicazioni, dati e processi tra gli ambienti sul cloud. Sono disponibili connessioni, processi e tool preintegrati che consentono alle aziende di collegare i sistemi senza la scrittura di codice. L’iPaaS semplifica la gestione dell'integrazione offrendo lo scambio di dati in tempo reale, l’automazione e la scalabilità man mano che le esigenze aziendali si evolvono;
  • tool per la gestione API: le soluzioni di gestione API sviluppano, proteggono e monitorano le API che consentono alle applicazioni di comunicare. Questi prodotti garantiscono uno scambio di dati sicuro tra le applicazioni e le configurazioni cloud con standard di sicurezza, statistiche di utilizzo, controllo delle versioni e gestione degli accessi. Per connettersi agli attuali servizi cloud sono necessarie connessioni API flessibili;
  • tool di estrazione, trasformazione e caricamento: l'integrazione dei dati richiede tool ETL per acquisire dati da diverse origini, convertirli e caricarli nei sistemi di destinazione. Questi tool puliscono, standardizzano e preparano i dati per l'analisi o l’utilizzo in più applicazioni. La qualità e l'accuratezza dei dati rendono l'ETL essenziale per l'integrazione nel cloud quando i dati devono essere trasferiti facilmente tra le piattaforme.

Questi aspetti garantiscono un'integrazione nel cloud trasparente, sicura e scalabile, consentendo alle aziende di collegare sistemi eterogenei, automatizzare i processi e rendere i dati fruibili su tutte le piattaforme.

Quali sono i casi d'uso dell'integrazione nel cloud?

Quali sono i casi d'uso dell'integrazione nel cloud?

Gli utilizzi principali dell'integrazione nel cloud includono:

  • ambienti multi-cloud: nelle configurazioni multi-cloud, le aziende si avvalgono di diversi provider cloud come AWS, Azure e Google Cloud per ridurre al minimo la dipendenza da un fornitore, migliorare la resilienza e ottimizzare i costi. L’integrazione nel cloud rende possibili la condivisione dei dati, la compatibilità delle applicazioni e la sincronizzazione dei processi tra cloud. Questo consente alle aziende di sfruttare le competenze di ciascun provider mantenendo al contempo un'infrastruttura IT unificata;
  • soluzioni di cloud ibrido: le aziende possono collocare i carichi di lavoro e archiviare i dati su cloud pubblici e privati con l’infrastruttura on-premise. L'integrazione nel cloud ibrido consente il flusso continuo di dati e applicazioni tra sistemi on-premise e cloud. Le aziende con rigorosi requisiti di compliance o latenza possono mantenere i dati sensibili on-premise utilizzando al contempo la scalabilità del cloud e i vantaggi in termini di costi;
  • integrazione SaaS (Software as a Service): l'integrazione SaaS unisce i sistemi CRM, ERP e HR basati su cloud con le altre applicazioni cloud o on-premise per stabilire processi unificati. Attraverso questa connettività, le aziende possono semplificare la sincronizzazione dei dati SaaS, aumentarne l'accuratezza ed eliminare i silo. Combinando i sistemi CRM ed ERP, è possibile collegare i dati sulle vendite, sull’inventario e sui clienti, offrendo una vista coerente delle attività aziendali.

Questi casi d'uso ottimizzano i processi, potenziano la comunicazione e aumentano al massimo la flessibilità e l'efficienza dell'infrastruttura cloud.

Quali sono le problematiche dell'integrazione nel cloud?

Quali sono le problematiche dell'integrazione nel cloud?

I principali problemi di integrazione nel cloud sono i seguenti:

  • silo di dati: i silo di dati limitano l'accesso e la visibilità a livello di organizzazione, isolando i dati in singole applicazioni o sistemi. Nell’integrazione nel cloud, i silo possono inibire il flusso di dati tra le applicazioni, provocando errori, inserimenti duplicati o dati mancanti. Per mantenere l'accessibilità e la coerenza dei dati in tutti i contesti, è necessario eliminare i silo di dati mediante una progettazione attenta e tecnologie di integrazione efficaci;
  • complessità di integrazione: l'integrazione nel cloud implica il collegamento di sistemi, origini dati e applicazioni tra provider cloud e ambienti on-premise. Progettare, gestire e scalare le connessioni può risultare complesso se i sistemi hanno formati, protocolli o standard di dati diversi. Per gestire la complessità e ridurre al minimo le interruzioni, l'integrazione richiede tecnologie avanzate, personale specializzato e tempo;
  • sicurezza e compliance: l'integrazione dei sistemi cloud solleva problemi di sicurezza e compliance man mano che i dati vengono trasferiti tra i sistemi e forse anche oltre i confini nazionali. Per garantire la sicurezza dei dati e la compliance GDPR/HIPAA attraverso l’integrazione, servono metodi quali crittografia avanzata, restrizioni di accesso e metodi di audit. L'integrazione nel cloud è ulteriormente complicata dalle normative di sicurezza e compliance di ciascun provider cloud.

L'integrazione nel cloud richiede un flusso di dati bilanciato, la riduzione dei rischi e soluzioni scalabili e affidabili in contesti cloud sempre più complessi.

Quali sono le best practice per l'integrazione nel cloud?

Quali sono le best practice per l'integrazione nel cloud?

Le best practice per l'integrazione nel cloud includono:

  • valutazione delle esigenze di integrazione: prima di avviare un progetto di integrazione, è necessario valutare e definire le esigenze e gli obiettivi dell'organizzazione. Capire quali sistemi, applicazioni e origini dei dati devono essere integrati e per quale motivo, aiuta nella definizione di un piano di integrazione aziendale allineato. Per garantire la sostenibilità e l’adattabilità, le soluzioni di integrazione devono essere valutate in base alle esigenze attuali e future, alla scalabilità, al budget e alle risorse;
  • governance dei dati e compliance: l'integrazione dei sistemi richiede robuste policy di governance dei dati per gestirne l'accesso, la sicurezza e la compliance. Definisci la proprietà dei dati, stabilisci restrizioni di accesso e determina regole di utilizzo, storage e condivisione. Le integrazioni conformi al GDPR o all'HIPAA riducono i rischi e proteggono i dati, soprattutto quando questi transitano tra diversi ambienti e nazioni;
  • qualità dei dati: i dati di scarsa qualità possono causare errori, incongruenze e analisi errate, per questo la qualità è essenziale per l'integrazione. L'integrazione della pulizia, della convalida e della standardizzazione dei dati nei flussi di lavoro garantisce accuratezza, completezza e coerenza tra i sistemi. Il monitoraggio continuo dei dati e i controlli qualità garantiscono il corretto funzionamento dei sistemi integrati e forniscono informazioni affidabili.

Seguendo queste best practice si crea una strategia di integrazione nel cloud resiliente, sicura e di successo che ottimizza il valore dei sistemi collegato e l'efficienza operativa.

Quali sono le soluzioni di integrazione nel cloud HPE?

Quali sono le soluzioni di integrazione nel cloud HPE?

HPE offre una solida suite di soluzioni progettate per semplificare l'integrazione nel cloud e ottimizzare gli ambienti IT ibridi. Qui di seguito è riportata una panoramica di ciascuna soluzione e del suo ruolo nel consentire un'integrazione nel cloud senza problemi:

  • cloud HPE GreenLake: il cloud HPE GreenLake fornisce un modello as-a-service per la gestione IT ibrido, combinando l'infrastruttura on-premise e le risorse cloud in un'esperienza unificata. Questo approccio ibrido consente un’integrazione degli ambienti di cloud privato e pubblico senza problemi, una gestione dei carichi di lavoro più efficiente e una scalabilità delle risorse in base alle necessità. La nostra piattaforma di cloud ibrido HPE GreenLake offre un piano di controllo unificato che supporta diversi servizi cloud-native ad esempio l’elaborazione, lo storage, la rete e la gestione dei dati per eseguire qualsiasi carico di lavoro compresa l’AI. Semplifica la distribuzione, la gestione e l’ottimizzazione di applicazioni e servizi in ambienti multi-cloud, garantendo prestazioni e compliance coerenti. Questa soluzione completa contribuisce a fornire un'esperienza cloud e a mantenere il controllo sui dati e sulle risorse IT;
  • HPE OpsRamp: OpsRamp consente alle organizzazioni di integrare e gestire senza problemi gli ambienti IT complessi, tra cui le configurazioni multi-cloud e di cloud ibrido. Attraverso l'integrazione con oltre 2500 tool, OpsRamp fornisce una visione unificata dell'intera infrastruttura IT, supportando il monitoraggio, gli avvisi e l’automazione efficienti. OpsRamp offre funzionalità chiave per l'integrazione nel cloud. La visibilità unificata fornisce informazioni complete sulle prestazioni e sullo stato di integrità dell'infrastruttura cloud per tutti i provider e per tutte le tecnologie. L'automazione intelligente consente di automatizzare attività di routine quali provisioning, configurazione e risposta agli incidenti, migliorando così l'efficienza. Le informazioni basate sull'AI sfruttano le analisi basate sull’AI per identificare e risolvere in modo proattivo i potenziali problemi, garantendo prestazioni e disponibilità ottimali. Un'altra funzionalità fondamentale è l'integrazione ottimale con un'ampia gamma di tool e tecnologie cloud-native, tra cui piattaforme di orchestrazione dei container, funzioni serverless e servizi di database. Monitorando le minacce, le vulnerabilità e le violazioni della compliance, si ottiene una protezione ottimizzata e si rafforza la sicurezza del cloud. Sfruttando la potenza delle funzionalità di integrazione nel cloud di OpsRamp, le organizzazioni possono ottimizzare i propri investimenti cloud, ridurre i costi operativi e accelerare le iniziative di trasformazione digitale.
  • Morpheus: una piattaforma di gestione del cloud ibrido che semplifica l’unificazione e la gestione di più ambienti di cloud privato e pubblico. Morpheus semplifica l'integrazione nel cloud offrendo un framework coerente per l'integrazione senza problemi di diversi cloud attraverso un'unica interfaccia. Fornisce l’integrazione nel cloud ibrido e l’automazione senza codice, consentendo una distribuzione rapida e la realizzazione veloce dei vantaggi di questo processo. Con le ampie integrazioni incorporate e le funzionalità native, Morpheus può essere configurato in meno di un'ora, supportando ITSM, IDM, infrastruttura, IPAM, DNS, backup, registrazione, monitoraggio, bilanciatori di carico e altro ancora. Consolida queste integrazioni in un framework intuitivo per automatizzare e gestire l'intero ciclo di vita delle applicazioni, inclusi provisioning, aggiornamenti CMDB, distribuzione del codice, manutenzione, accesso alla console e smantellamento modernizzando e gestendo le applicazioni in modo coerente.

Le diverse offerte di HPE forniscono alle aziende tool efficaci per creare e gestire ambienti di cloud ibrido integrati. Combinando scalabilità, gestione unificata, automazione e protezione dei dati, queste soluzioni consentono flussi di lavoro efficaci, l’utilizzo ottimizzato delle risorse e una maggiore efficienza operativa.

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