Futuro del lavoro

QUAL È IL FUTURO DEL LAVORO?

La pandemia ha cambiato non solo il modo di lavorare, ma anche i luoghi dove si svolge il lavoro. La tecnologia consente a un numero maggiore dipendenti di lavorare ovunque, con conseguenze sulla produttività dei lavoratori e sui modelli operativi delle organizzazioni.

Perché sono emersi gli ambienti di lavoro ibridi?

Anche prima del 2020, molte organizzazioni investivano in tecnologie per l’ambiente di lavoro digitale, la pandemia globale ne ha tuttavia accelerato l’adozione. Le aziende ricorrono in misura sempre maggiore agli ambienti di lavoro ibridi che forniscono alla loro forza lavoro distribuita e dinamica accesso ovunque e in qualsiasi momento alle risorse e ai dati necessari per svolgere il lavoro. Oltre a offrire maggiore flessibilità, questi ambienti contribuiscono anche alla protezione della salute e della sicurezza dei dipendenti in loco con tecnologie innovative per supportare il distanziamento sociale, le decisioni sanitarie e la condivisione di informazioni basate su dati fruibili.

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Che aspetto ha il futuro del lavoro nei diversi settori?

Le esigenze degli ambienti di lavoro variano in base ai settori e ai tipi di lavoratori. Gli uffici, gli stabilimenti produttivi, i punti vendita al dettaglio e gli studi medici tradizionali hanno tutti requisiti specifici per la continuità delle operazioni aziendali. Ogni settore deve affrontare le sue problematiche e la reazione di ciascuno ai cambiamenti futuri sarà diversa.

Il crescente ricorso alla tecnologia digitale per agevolare i dipendenti nella fornitura di valore è l’elemento che unisce le organizzazioni. Da tempo, le organizzazioni di ogni settore e area geografica si affidano alla tecnologia per essere più efficienti, redditizie e incentrate sul cliente. Data la diffusione sempre maggiore del lavoro da remoto, assisteremo a un maggiore ricorso alle tecnologie digitali per ottimizzare la produttività indipendentemente dall’ubicazione fisica.

Qual è il futuro del lavoro per i knowledge worker?

I knowledge worker, che nelle loro mansioni gestiscono o utilizzano principalmente le informazioni, sono stati gli early adopter dei modelli di lavoro ibrido e remoto ancora prima della pandemia. Già prima del 2020, molti di questi lavoratori svolgevano le loro attività da remoto, dagli uffici domestici o in viaggio. Nonostante molte aziende con questo tipo di dipendenti fossero preparate al passaggio agli ambienti virtuali in risposta alla pandemia, in futuro dovranno rinforzare la proprietà intellettuale (IP) interna con investimenti tecnologici più mirati e processi più raffinati.

 

Come si stanno adattando le aziende al futuro del lavoro?

Il digitale è la nuova normalità che guida ogni cosa, dai processi e tool aziendali alla trasformazione della customer experience. Le decisioni sulle iniziative di trasformazione digitale sono guidate dai risultati di business e influenzate da più stakeholder aziendali e tecnologici con programmi e priorità diversi.

In un futuro caratterizzato dal lavoro ibrido, l’ufficio potrebbe essere meno dedicato al lavoro e fornire invece opportunità per creare legami all’interno dell’azienda. In passato, il lavoro da casa (WFH) era un benefit apprezzato, ma non essenziale. In futuro, potrebbe diventare una prassi più comune. I knowledge worker potrebbero completare la maggior parte del lavoro vero e proprio dal lunedì al giovedì, quindi recarsi in ufficio una volta alla settimana per partecipare a riunioni, socializzare con i colleghi e gestire eventuali problematiche relative ad apparecchiature o tecnologie.

Questo riallineamento potrebbe consentire un risparmio sui costi immobiliari, ma costringerà le aziende a investire di più in altri ambiti, come l’esperienza complessiva dei dipendenti. La tecnologia costituirà un importante meccanismo di delivery in tal senso, poiché fornirà ai dipendenti una più ampia gamma di programmi, servizi, tool e altre risorse per ridurre la sensazione di isolamento e rendere più coinvolgenti le giornate lavorative.

Le tecnologie per la collaborazione sono un’altra area di interesse nell’ambiente di lavoro del futuro. Nel 2020, le aziende si sono rapidamente impegnate a dotare i lavoratori dell’hardware e del software necessario per completare le attività di base a casa. Ma in un luogo di lavoro senza confini, le imprese dovranno fare di più per garantire l’accesso a differenti esperienze lavorative per dipendenti diversi all’interno dell’organizzazione. Attualmente, la connettività remota segue in gran parte un approccio universale. In futuro, si renderà necessaria l’adozione di diversi livelli di connettività, qualità del servizio e sicurezza in base ai requisiti degli utenti finali.

Nonostante quanto detto sia vero per i knowledge worker, la situazione sarà diversa per chi lavora in ambienti operativi come gli stabilimenti produttivi, gli impianti di lavorazione, le raffinerie, i cantieri edili e così via. In questi ambienti di lavoro, la tecnologia svolge un ruolo nel supportare livelli superiori di collaborazione, efficienza, sicurezza, protezione e contenimento dei costi. L’automazione ridurrà la necessità da parte dei dipendenti di svolgere attività operative di base. Una maggiore automazione e l’adozione di tecnologie quali la realtà aumentata e la collaborazione da remoto renderanno necessario l’impiego di un numero inferiore di dipendenti in sede, potenzialmente esposti ai pericoli dell’ambiente di lavoro.

 

Come evolve HPE? Quali soluzioni propone HPE per il futuro del lavoro?

Dato che la tecnologia è fondamentale per la produttività dei dipendenti, HPE propone una gamma di soluzione che supportano la trasformazione digitale attraverso una gamma di aree di lavoro diverse. E per aiutare le organizzazioni ad adattarsi rapidamente alle esigenze tecnologiche dell’ambiente di lavoro del futuro, sono disponibili molte soluzioni attraverso la piattaforma edge to cloud HPE GreenLake per una distribuzione rapida nei data center aziendali, in strutture in colocation o negli ambienti all’edge.

HPE GreenLake cloud services e le partnership per l’infrastruttura desktop virtuale (VDI) consentono di promuovere nuove modalità di lavoro con una VDI sicura e scalabile, disponibile as-a-service. La configurazione è personalizzata per le esigenze specifiche di diversi tipi di lavoratori, accelera il time to value e consente l’allineamento delle risorse alla domanda. Tutto questo facendo leva sulle tecnologie di partner chiave di HPE tra cui Citrix, Nutanix, NVIDIA e VMware.

I Remote Access Point (RAP) e il Virtual Internet Access (VIA) di Aruba estendono la connettività di rete aziendale ai lavoratori mobili con la massima sicurezza e rapidità. Inoltre, Aruba VIA VPN offre una VPN robusta ed estremamente scalabile con provisioning zero touch, sicurezza multi-livello e gestione remota.

La consulenza IT da parte di esperti degli HPE Pointnext Advisory and Professional Services offre competenze nella progettazione e nell’implementazione per sviluppare un’infrastruttura di comunicazione in grado di supportare la trasformazione digitale ed evolvere con il business, di pari passo con l’adozione di ambienti di lavoro ibridi. Dalla consulenza sulle reti ai servizi Internet of Things (IoT) fino a quelli di trasformazione della virtualizzazione dei client e molti altri, HPE offre un’ampia gamma di soluzioni per supportare la trasformazione dell’azienda in un ambiente di lavoro digitale.